Seppur con colpevole ritardo, la redazione di Cinemando è fiera di presentarvi la tanto attesa classifica dei film migliori e peggiori dell’annata cinematografica appena trascorsa. Il 2020 è stato un anno che ha messo a dura prova il settore della cultura e, ancor più, quello cinematografico. Il villain di questo racconto, che è il racconto dell’oggi e della realtà - da cui, magari, tra qualche anno trarranno uno o più film -, è una pandemia globale che ha rivoluzionato in toto le nostre vite, le nostre abitudini e le nostre passioni.
Nel giro di qualche mese, abbiamo imparato e siamo diventati versatili nell’uso di termini come lockdown, assembramento e DPCM e abbiamo coperto i nostri volti con mascherine di vario tipo, forma e colore e, ad un certo punto, il contesto rappresentato e narrato in un film come Contagion di Steven Soderbergh si è concretizzato davanti ai nostri occhi. Mai come nel 2020, il confine tra dramma su schermo e realtà effettiva e tangibile è stato così labile.
Pur con il viso protetto e dopo una prima doverosa chiusura delle sale - concorrente ad un periodo di quarantena generalizzata - i nostri occhi - scoperti - hanno potuto continuare a sognare ed emozionarsi nei cinema (quelli che hanno riaperto); di fronte al grande schermo. Purtroppo, questo pseudo-ritorno alla normalità ha avuto vita breve e, ben presto, ha visto i titoli di coda. Difatti e in maniera (a nostro parere) del tutto irragionevole, lo scorso ottobre, il comitato operativo, presieduto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha decretato una chiusura complessiva (che avrà effetti rovinosi nel tempo) delle sale cinematografiche di tutto il territorio nazionale.
Dovendosi adattare alle predisposizioni governative, il cinema e la sua industria hanno dovuto trovare un’altra valvola di sfogo. Alla porta si sono presentati una serie di ospiti ricchi e affabili che hanno offerto loro un'ancora di salvezza; un’alternativa di distribuzione molto succulenta e vantaggiosa. Netflix, Amazon Prime Video, Infinity, Chili, Disney Plus, NOW TV: oltre alla sala, il cinema del 2020 è stato, anche e soprattutto, un cinema di piattaforma [proprio per questo motivo, troverete svariati prodotti originali Netflix o esclusive Prime Video nella seguente classifica], di divano e televisione, di serate in famiglia - il che ha fatto rizzare i capelli a più di un cultore della poltroncina.
Detto ciò, anche se il cinema si è ridimensionato al piccolo schermo e ad un ambiente più ristretto e domestico, il desiderio di tornare ad assaporare il Cinema con la C maiuscola, quello in sala, non si è certo affievolito. E, seppur la chiusura delle serrande sia stata appena prorogata al 5 marzo mentre scriviamo queste righe (20 gennaio 2021, ndr), noi non perdiamo la speranza e vi chiediamo di fare lo stesso. Sì, il 2020 è stato un anno di profonda crisi della Settima Arte dal punto di vista della fruizione, restringendo il divario tra streaming e sala e accelerando il declino dell'esercizio in favore delle visioni casalinghe. Ma ricordate: il cinema è sopravvissuto a due guerre mondiali e a numerose altre catastrofi e non sarà questo il punto finale, non sarà questo l’epilogo. Snaturando il cantato di Jim Morrison, this is(n’t) the end!
Il regista del controverso film Marvel/Disney Thor: Ragnarok torna al cinema con una commedia nera dissacrante e satirica sul nazismo, sui suoi paradossi, controversie e stereotipi. Una commedia impeccabile da parte di un Taika Waititi a briglia sciolta che decide di costruire una fiaba nera ed irriverente estremamente attuale e liberatoria.
Film di: Taika Waititi
Con: Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi, Rebel Wilson, Sam Rockwell
Durata: 108 min
Premi: Oscar per la miglior sceneggiatura non originale
Al suo esordio dietro la macchina da presa e alla sceneggiatura, Pietro Castellitto riesce a riscattarsi dalla pesante eredità paterna, firmando una commedia geniale e perturbante, dal racconto e attuazione complessivamente ambigui. Una regia e messa in scena fredda e volutamente sgraziata, un montaggio asciuttissimo, una sceneggiatura che - prestandosi a numerose interpretazioni e chiavi di lettura - confeziona momenti di rara bellezza e ironicità ed un cast meraviglioso sono gli ingredienti fondanti un cocktail filmico che si diverte a scherzare e prendersi gioco dello spettatore. L’ouverture anomalo, ingannevole ed encomiabile del cosiddetto “terzo fratello D’Innocenzo”.
Film di: Pietro Castellitto
Con: Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia, Pietro Castellitto, Giorgio Montanini, Dario Cassini, Anita Caprioli
Durata: 109 min
Damiano e Fabio D’Innocenzo firmano un dramma che, per situazioni e modalità di trattazione, si converte ben presto in un film dell’orrore dalle radici quotidiane. Una regia dinamica e dalle forti e coerenti iniziative segue di pari passo la linea imposta da una sceneggiatura che fa di conflitto, ambiguità, non detto e vedo/non vedo i propri pilastri costitutivi. A completare il mosaico, interpretazioni meravigliose, ambientazioni spaesanti ed una fotografia patinata, per un film che rappresenta, in tutto e per tutto, una rinascita della figura dell’autore all’interno del panorama cinematografico italiano.
Film di: Damiano e Fabio D'Innocenzo
Con: Elio Germano, Tommaso Di Cola, Barbara Ronchi, Giulietta Rebeggiani, Gabriel Montesi, Justin Korovkin
Durata: 98 min
[...] oltre a lasciare disarmati e sbattezzati di fronte alla brutalità travolgente e alle sensazioni inattese che riesce a suscitare, L'uomo invisibile risulta incisivo e memorabile per le continue trasformazioni e stravolgimenti che lo percorrono: lo stalking thriller ridotto e familiare (alla Blumhouse) dell'inizio si converte pian piano in un action dall'iconografia e afflato superomistici (forti i richiami a Glass di M. Night Shyamalan) che amplia il proprio spettro d'azione ed influenza di minuto in minuto.
Film di: Leigh Whannell
Con: Elisabeth Moss, Storm Reid, Oliver Jackson-Cohen, Aldis Hodge, Harriet Dyer
Durata: 124 min
L'ultimo film Disney Pixar, per la regia di Pete Docter e Kemp Powers, approda in esclusiva su Disney+. Uno splendido lavoro di design, un processo di caratterizzazione da manuale e un racconto che tocca tematiche tra le più disparate con una delicatezza e sensibilità uniche sono le componenti fondanti un’opera non tra le migliori dello studio californiano, ma comunque ambiziosa, commovente ed incredibilmente matura.
Film di: Pete Docter, Kemp Powers
Con: Jamie Foxx, Tina Fey, John Ratzenberger, Daveed Diggs
Durata: 101 min
Al suo secondo lungometraggio, Robert Eggers alza la qualità complessiva della propria filmografia, firmando una pellicola ansiogena, claustrofobica, dalle grandi premesse ed eccellente sviluppo. Potendo contare su un comparto tecnico di tutto rispetto, su interpretazioni magnifiche, su una sceneggiatura piena di spunti letterari e mitologici e su un’atmosfera dalle infinite possibilità creative ed horrorifiche, il cineasta dà forma ad un’opera enigmatica di fronte a cui non si può rimanere indifferenti.
Film di: Robert Eggers
Con: Willem Dafoe, Robert Pattinson
Durata: 109 min
Presentato alla scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, Miss Marx è il ritratto atipico, ribelle e strabiliante di una donna fuori dal tempo, emancipata e precorritrice, caduta vittima di un mondo ed una società ancora legati ad un conservatorismo imperante e passato. Una pellicola vitale per il cinema italiano che riesce a bilanciare abilmente le proprie indoli, facendo della forma la via espressiva di un messaggio sempre attuale.
Film di: Susanna Nicchiarelli
Con: Romola Garai, Patrick Kennedy (II), John Gordon Sinclair, Felicity Montagu, Karina Fernandez
Durata: 107 min
Al suo terzo lungometraggio da regista, Charlie Kaufman - sceneggiatore premio Oscar di Se mi lasci ti cancello - firma un dramma/thriller/horror, che racchiude la summa di tutta la propria poetica, tanto atipico e multigenerico quanto narrativamente complesso e destrutturato. Un ritmo a cui adattarsi rigorosamente, una regia che ricerca la massima espressività degli interpreti, ambientazioni vibranti e magnifiche prove attoriali sono gli aspetti fondanti una visione avvilente ed alienante sul rimpianto e sul delirio generato dal costante vivere nel “se”. Un’opera sbalorditiva, stupefacente ed inusuale da vedere e rivedere.
Film di: Charlie Kaufman
Con: Toni Collette, Jessie Buckley, Jesse Plemons, Jason Ralph, David Thewlis
Durata: 134 min
Dopo una pausa di sei anni, David Fincher torna al grande schermo con un biopic originale Netflix che vuole raccontare i retroscena e la diatriba autoriale dietro Quarto potere, ma che, in realtà, sfrutta tutto ciò per condurre un’analisi critica, quasi grottesca, della Hollywood degli anni d’oro e dell’influenza politica, sociale e culturale del racconto per immagini e un excursus sulla vita di un uomo invisibile, sempre all’ombra degli altri e del successo. Un comparto tecnico-estetico che contribuisce alla creazione di un’atmosfera nostalgica ed evocativa è spettacolo visivo di una sceneggiatura fondata prevalentemente sulla caratterizzazione dei personaggi e su un comparto dialogico di stampo teatrale, intriso nel vetriolo. Con Mank, Fincher dà “un’impressione” di un artista difettoso e umano, costruendo un’opera di rara bellezza e potenza che, con il tempo, diventerà un piccolo cult.
Film di: David Fincher
Con: Gary Oldman, Lily Collins, Charles Dance, Arliss Howard, Amanda Seyfried, Tom Burke
Durata: 131 min
Ken Loach, you didn’t miss me! Il regista di Io, Daniel Blake dirige una pellicola assolutamente sensazionale. Un fulmine a ciel sereno, Sorry We Missed You è una pellicola che sconvolge e travolge, un letterale pugno allo stomaco che rappresenta la contemporaneità in modo vero e viscerale.
Film di: Ken Loach
Con: Kris Hitchen, Debbie Honeywood, Rhys Stone, Katie Proctor, Ross Brewster
Durata: 100 min
Il Clint Eastwood anti-patriottico di Richard Jewell, la nostalgia di Odio l'estate, la fotografia di Cattive acque, la tecnica di 1917, Pierfrancesco Favino in Hammemet, l'atmosfera e i costumi di Piccole Donne, il foro di proiettile cosmico di Diamanti grezzi, il verismo di Ultras, gli avanzi de Il buco, la rabbia de I miserabili, la colonna sonora di Eurovision Song Contest, l'avventura di Onward, il ruggito di Antonio Ligabue in Volevo nascondermi, la cervellotica palindromia temporale di Tenet, Il giorno sbagliato di Russell Crowe, l'umanità di Lacci, l'ironia di Sul più bello, Sophia Loren in La vita davanti a sé, la Romagna de L'incredibile storia dell'Isola delle Rose, il Black Bottom di Ma Rainey, i loop temporali di Palm Springs, Hugh Grant in The Gentlemen, il cast de Il processo ai Chicago 7 e il silenzio di Sound of Metal.
Un film monco che, come cinecomic, sarebbe passabile, ma che, come esperimento di fusione con il genere horror, tradisce le proprie intenzioni, configurandosi come una pellicola prevedibile, stereotipata e nata vecchia. Una regia discreta incornicia una sceneggiatura - caratterizzata da continui rimandi a iterazioni successive che non vedranno mai la luce - che mal amalgama i differenti stimoli e toni e presenta personaggi memorabili solo per la bravura degli interpreti.
Film di: Josh Boone
Con: Blu Hunt, Henry Zaga, Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton
Durata: 98 min
Film di chiusura della scorsa edizione del festival del cinema di Venezia e adattamento del romanzo Sei tornato di Christopher Coake, Lasciami andare è un drama-thriller con pieghe da ghost story che può contare su un cast di richiamo ed un soggetto tutt’altro che tradizionale, soprattutto in fatto di cinema italiano. Tuttavia, questi due elementi hanno avuto la sfortuna di intrecciarsi con il percorso di uno Stefano Mordini - il regista - volenteroso ma frenato che penalizza, di conseguenza, un’attuazione scarna ed ingessata e la successiva buona riuscita del film.
Film di: Stefano Mordini
Con: Stefano Accorsi, Valeria Golino, Maya Sansa, Serena Rossi, Antonia Truppo, Lino Musella
Durata: 98 min
Al suo secondo lungometraggio, Giacomo Cimini firma, su soggetto di Lorenzo Collalti, un thriller che strizza l’occhio ad un tipo di produzione e di taglio editoriale, quello hollywoodiano, che è e sarà sempre divergente rispetto all’industria nostrana. Il risultato è un prodotto insoddisfacente e mediocre sotto diversi punti di vista che, tra una messa in scena fin troppo pacata e classica, personaggi insipidi ed interpretazioni piatte e fuori luogo, si configura come una fallace e banalissima copia carbone di un cinema essenzialmente irriproducibile.
Film di: Giacomo Cimini
Con: Sergio Castellitto, Lorenzo Richelmy, Anna Foglietta, David Coco, Gianluca Gobbi
Durata: 84 min
Dopo A casa tutti bene, Gabriele Muccino torna al cinema con una pellicola che non si allontana moltissimo dai propri standard stilistici e narrativi. Dialoghi imbarazzanti, evoluzione e caratterizzazione inesistente dei personaggi, banalità e scontatezze varie per un film, in cui gli elementi migliori sono la canzone omonima di Claudio Baglioni, la colonna sonora e gli ultimi venti minuti.
Film di: Gabriele Muccino
Con: Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria
Durata: 129 min
Enrico Vanzina, al suo primo approccio con il mondo della regia, firma una (non) commedia così prevedibile e scontata da poter essere racchiusa in un trailer di 60 secondi. Un pastone noioso, ipocrita e arrogante che, volendo equipararsi alla satira impegnata, finisce per essere soltanto una raccolta irrispettosa di battute imbarazzanti e antiquate.
Film di: Enrico Vanzina
Con: Ezio Greggio, Ricky Memphis, Paola Minaccioni, Martina Stella, Riccardo Rossi
Durata: 94 min
Dopo 15 anni dal loro ultimo lavoro insieme, il trio Parenti-Boldi-De Sica fa rifiorire il loro sodalizio, firmando una pellicola disastrosa, insensata ed insignificante che vorrebbe puntare al futuro e al pionierismo cinematografico (sintomatico, a tal proposito, l’uso della tecnologia Stagecraft), ma rimane impantanato in gag e composizioni comiche vecchie di trent’anni. Nient'altro che un ostacolo e impediente e nostalgico ritorno al passato in un panorama cinematografico italiano di rinascita e rinnovamento.
Film di: Neri Parenti
Con: Christian De Sica, Massimo Boldi, Lucia Mascino, Paola Minaccioni, Luigi Luciano
Durata: 89 min
Inizialmente inteso per la distribuzione cinematografica, esce invece su Disney+ l’ultima trasposizione di casa Disney. Liberamente ispirato ai primi due libri dell’omonima saga di Eoin Colfer, Artemis Fowl si configura come un autentico e completo disastro produttivo. Una regia poco ispirata, personaggi scialbi ed anti-carismatici, un ritmo altalenante ed uno sviluppo disastroso degli eventi sacrificano indissolubilmente la nascita di un nuovo universo cinematografico.
Film di: Kenneth Branagh
Con: Miranda Raison, Chau Hong, Judi Dench, Josh Gad, Nonso Anozie, Adrian Scarborough
Durata: 94 min
Kolossal sci-fi made in Italy, Creators - The Past è l’opera prima del compositore Piergiuseppe Zaia. Una pellicola che si pone come obiettivo un rinnovamento e rinascita del cinema di genere italiano si rivela essere nient’altro che un pasticcio disordinato, disorientato e disorientante, mal equilibrato e dozzinale, caratterizzato da un racconto ed un’attuazione scadenti e incapaci di raggiungere il benché minimo livello di sopportabilità. Un disastro su tutta la linea che, da salvatore del cinema, diventa tassello non richiesto ed innecessario.
Film di: Piergiuseppe Zaia
Con: William Shatner, Gérard Depardieu, Bruce Payne, Eleonora Fani, Jennifer Mischiati
Durata: 114 min
L’ultimo esemplare della lunga serie di mediocrità che, da un po’ di tempo a questa parte, infestano la piattaforma streaming più famosa di tutte, Netflix. Coproduzione Italia-Polonia, la pellicola di Barbara Białowąs e Tomasz Mandes riesce a riabilitare disastri indifendibili come Cinquanta sfumature e After, presentando un comparto tecnico lacunoso, una sceneggiatura latitante che vacilla tra l’imbarazzante, il diseducativo e il trash puro ed intrattenente ed interpretazioni autoparodiche. Un disastro che si cancella automaticamente dalla mente dello spettatore finita la visione. Vera e propria spazzatura fatta a film.
Film di: Barbara Bialowas
Con: Michele Morrone, Anna Maria Sieklucka, Bronislaw Wroclawski, Otar Saralidze, Magdalena Lamparska
Durata: 114 min
Dialoghi di cattivo gusto, un ritmo inesistente, personaggi completamente disfunzionali, relazioni sempliciotte, una regia e fotografia anti-identitarie, una messa in scena scontata ed interpretazioni pessime sono solo la ciliegina sulla torta in After 2 - secondo capitolo della fortunata saga, basata sui romanzi di Anna Todd. Dietro il velo da teen drama “sensuale e spinto”, la pellicola nasconde un approccio tremendamente superficiale e diseducativo a tematiche sociali attuali come la possessione, le relazioni tossiche e la dipendenza. Un pastone noioso e anti-climatico che non lascia alcuna traccia di sé nella mente dello spettatore.
Fun fact: esordisce con un incasso 650mila euro e 93mila biglietti staccati, scalzando Tenet dalla vetta del box-office e confermandosi come il film con il maggiore incasso dalla riapertura dei cinema.
Film di: Roger Kumble
Con: Josephine Langford, Hero Fiennes-Tiffin, Dylan Sprouse, Selma Blair, Charlie Weber
Durata: 105 min
Il Ron Howard di Elegia americana, l'inutilità di Birds of Prey, l'inconsistenza di Gretel & Hansel, Black Lives Matt... ops, volevamo dire Da 5 Bloods, la colonscopia di Dolittle, gli effetti visivi de Le streghe, l'intreccio di Padrenostro e Mulan, il wuxia Disney.
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