Stanotte (26 aprile per noi, 25 per gli americani) si terrà, dal consueto Dolby Theatre di Los Angeles, la 93ª edizione degli Academy Awards - meglio noti come Oscars -, la manifestazione e i premi più "commercialmente importanti" dell'industria cinematografica (nonché uno degli appuntamenti mondani più attesi e seguiti di tutti). Un’edizione sicuramente atipica e “diversa del solito” sotto diversi punti di vista e per innumerevoli ragioni, non ultima l’emergenza sanitaria tuttora in corso.
A causa della pandemia infatti, i criteri di ammissibilità dei film sono stati modificati per tenere conto di quelli originariamente destinati alla sala ma che, alla fine, sono stati distribuiti direttamente sulle piattaforme o a noleggio; si tratta inoltre della quarta edizione che ha visto un posticipo della propria cerimonia e della prima, da quella del 1934, in cui i film usciti in due anni diversi possono concorrere insieme.
Come se non bastasse, a partire da questa annata si è deciso di unire i due premi dedicati al sonoro in un'unica categoria - l'Oscar al miglior sonoro -, riducendo così il numero totale delle stesse a 23.
Altre modifiche riguardano i criteri per la miglior colonna sonora, che per essere candidata deve includere almeno il 60% di musica originale (l'80% per film di franchise o seguiti), e la votazione preliminare per il miglior film internazionale: aperta ora a tutti i membri dell'Academy.
Un’ulteriore causa di atipicità di questa edizione 2021 è la chiusura delle sale che, perlomeno per quanto riguarda il Bel Paese - oltre ad aver ovattato e fatto scemare notevolmente l’interesse, l’attesa e il responso socio-mediatico nei confronti della cerimonia -, ha costretto major e distributori a scendere a compromessi per il rilascio delle proprie produzioni.
Nel nostro caso, se per alcune produzioni (vedi Judas and the Black Messiah) si è optato per una distribuzione casalinga di riparo, per altre, invece, si è deciso semplicemente di sospendere il film e tenerlo “al caldo” in attesa di una futura ripartenza - che (guarda caso) avviene proprio sulla scia della notte cinematografica più importante di tutte.
Ragion per cui, quest’anno - ancor più degli scorsi - stilare il toto Oscar perfetto è un'operazione estremamente ardua. Se a ciò uniamo il fattore sorpresa, a cui l’Academy ci ha sempre abituati, il tutto diventa praticamente impossibile.
Ciò nonostante, noi di Cinemando abbiamo abbracciato l’Ethan Hunt che è in noi e stilato i nostri pronostici. Di seguito, trovate quindi i film che secondo noi vinceranno e quelli che invece potrebbero avere qualche chance.
Il regista Bong Joon-ho e il cast di Parasite, "Miglior film" agli Oscars 2020
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