TITOLO ORIGINALE: Notte prima degli esami
USCITA ITALIA: 17 febbraio 2006
REGIA: Fausto Brizzi
SCENEGGIATURA: Fausto Brizzi, Massimiliano Bruno, Marco Martani
GENERE: commedia
DAVID di DONATELLO per il MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE
A più di 14 anni dal suo rilascio originale, l’opera prima di Fausto Brizzi è un concentrato di emozioni, nostalgia e catarsi. Questo è dovuto, in primo luogo, dal livello delle interpretazioni principali, dalla colonna sonora leggendaria e dalla ricostruzione storica palpabile ed impeccabile. Nonostante ciò, il film non è uscito indenne dal trascorrere del tempo, presentando, soprattutto a livello di comicità e di sceneggiatura in sé, numerosi momenti imbarazzanti e battute mal invecchiate.
Da quel lontano 17 febbraio 2006, data di uscita della pellicola, la visione di Notte prima degli esami è divenuta un vero e proprio mantra per ogni maturando che si rispetti. Venerdì 12 giugno, a più di 14 anni dal suo rilascio originale, Rai 3 ha fatto tornare indietro nel tempo i propri telespettatori e tutti coloro che, da qui a breve, affronteranno il tanto temuto quanto emozionante esame di maturità. Con la sua opera prima, Fausto Brizzi ricostruisce su schermo i ruggenti e magici anni ‘80 tra new wave, muro di Berlino e jeans Denim. Detto ciò, la città che fa da sfondo alle vicende della pellicola di Brizzi è però ben lontana dalla freddezza climatica e calore politico di paesi come Germania e Stati Uniti.
Luca, Claudia, Riccardo, Massimiliano ed Alice sono infatti quattro giovani ragazzi di Roma, la rumorosa città eterna. Per loro, il 1989 non è sinonimo di caduta del muro, bensì di esame di maturità. Eppure, prima di essere un racconto dello studio sfrenato e dei timori assillanti, da sempre legati a questo grande momento nella vita di ognuno di noi, l’opera di Brizzi vuole narrare e rappresentare su schermo una catartica storia tipicamente adolescenziale fatta di amori, amicizie e ricordi unici ed indimenticabili.
Mediante una regia rigorosa ma acerba e molteplici riferimenti visivi e dialogici, il cineasta immerge completamente lo spettatore nel contesto socio-culturale di quegli anni. Difatti, nella riuscita finale del film, è quanto mai centrale l’importanza data all'effetto nostalgia. Quest’ultimo è frutto principale dell’alchimia che si instaura tra una colonna sonora malinconica - composta da brani come The Wild Boys, The Final Countdown e l’omonima e storica canzone di Antonello Venditti che dà il titolo al film -, un reparto costumi curato ed una fotografia patinata e splendente.
Ciò nonostante, non è tutto oro ciò che luccica. Infatti, rispolverato a più di un decennio di distanza, il film non si è salvato benissimo dalle intemperie del tempo, presentando qualche risvolto fin troppo prevedibile, momenti a dir poco imbarazzanti e stucchevoli, un’artificiosità esagerata nell'intreccio, dialoghi dai risvolti scontati, interpretazioni secondarie poco attendibili ed un umorismo, a volte, mal invecchiato. Nonostante gli anni, però, l’empatia con i personaggi - merito anche della credibilità degli interpreti principali - è sempre e comunque costante e molto forte per tutta la durata della pellicola che, grazie ai pregi sopracitati, si è ben presto convertita in un classico della commedia italiana.
Saranno i suoi sentimenti, le sue atmosfere amarcord, la sua veridicità ed umanità, tuttavia, una cosa è certa: Notte prima degli esami ha la straordinaria abilità di generare nello spettatore un mix di malinconia e ricordi indelebili di fronte a cui non ci si può non emozionare.