TITOLO ORIGINALE: High School Musical: The Musical: The Series
USCITA ITALIA: 24 marzo 2020
PIATTAFORMA/CANALE: Disney+
GENERE: commedia, musicale, falso documentario
N. EPISODI: 10
DURATA MEDIA: 27-34 min
Approda finalmente sull’appena nata piattaforma streaming Disney+, la prima stagione dell’omaggio televisivo alla trilogia musical diretta da Kenny Ortega. Nonostante si debba confrontare con l’eredità delle pellicole, lo show di Peter Federle riesce a difendersi benissimo da solo, presentando qualche momento emozionante, alcuni brani originali accattivanti, un’ingenuità pervadente ed alcune interpretazioni veramente niente male. Un teen drama godibile e senza pretese di sorta.
Dopo numerose titubanze e perplessità, è disponibile alla visione la prima stagione della serie TV sviluppata da Tim Federle e basata sulla trilogia musical ideata da Peter Barsocchini e diretta da Kenny Ortega che ha lanciato figure attoriali come Zac Efron e Vanessa Hudgens: High School Musical. 14 anni dopo l’uscita nelle sale del primo capitolo del franchise, High School Musical: The Musical - La serie torna a far parlare di Wildcats e East High, mentre intrattiene e diverte gli abbonati della nuovissima piattaforma streaming Disney+. Nonostante la lunghezza del titolo (forse leggermente controproducente a livello promozionale), il serial regala e trasmette praticamente le stesse emozioni e sensazioni di quanto già non facessero i ben più noti film. Lo show appare, almeno da un punto di vista produttivo e tecnico, come una naturale e coerente evoluzione di celebri e classici programmi televisivi targati Disney Channel, alzando però leggermente la qualità tecnica complessiva.
Adottando l’espediente narrativo del mockumentary (falso documentario), l’original prende il via da un soggetto tutt’altro che scontato come si potrebbe pensare, documentando i mesi di preparazione di una trasposizione teatrale del noto musical del 2006 da parte del drama-club della vera East High School (istituto che fa da sfondo principale a due delle pellicole della trilogia originale). Ben consapevoli della grandezza nell’immaginario collettivo e dell’istituto del mito del musical di Kenny Ortega, i giovani attori, capitanati dall’esuberante Miss Jenn, tenteranno di portare a casa uno show soddisfacente, divertente e in grado di competere, almeno da un punto di vista emotivo, con il film originale. La tecnica del falso documentario, anche se leggermente ridondante e ripetitiva con l’avanzare delle puntate, permette comunque un’immedesimazione completa ed estremamente ravvicinata con i protagonisti dello show.
Tuttavia, la serie di Tim Federle non è soltanto un musical, non è soltanto teatro, non è soltanto coreografie e canzoni, ma anche un teen drama in piena regola che, sullo sfondo delle prove e dei problemi di produzione dello spettacolo, affronta, come altrettanti film e serial di questo tipo - incluso lo stesso High School Musical del 2006 -, i classici problemi del crescere. Primi amori, drammi familiari, amicizia, rivalità, imbarazzo, tutto ciò che ci si potrebbe aspettare da uno show teen è incluso nel biglietto HSM: The Musical - La serie, la quale però non porta nulla di nuovo alla minestra già riscaldata da miliardi di prodotti precedenti. Questa sequela di stilemi abbastanza stereotipati è successivamente completata da una trattazione, perfettamente inserita e mai fin troppo ostentata e sottolineata, della tematica LGBT - imprescindibile per ogni nuovo prodotto di casa Disney - e dalla comicità, abbastanza ingenua ed innocua, tipica e propria della tradizione Disney Channel.
Detto ciò, lo show nasce principalmente come riproposizione un po’ più televisiva e low budget della caratura emotiva della trilogia dei Wildcats. Di conseguenza, la produzione, il cast e gli autori hanno dovuto scontrarsi con l’eredità e la popolarità dei tre film diretti da Kenny Ortega (il quale ha avuto un ruolo da supervisore nella realizzazione dello show). Malgrado l’evidente distacco tra i due media - cinema e televisione - e tra le possibilità rappresentative e creative dei due prodotti, High School Musical: The Musical - La serie, se contestualizzata nel panorama televisivo e dello streaming sul piccolo schermo, si difende benissimo da sola. Certamente quest’ultima deve la quasi totalità della propria riuscita al film originale e all’emotività che questo si “porta da casa”. Pur con queste premesse, però, sia da un punto di vista di costruzione dei personaggi che di momenti musicali originali, la creatura di Federle riesce, almeno in parte, a rispettare le aspettative, sfoggiando un paio di brani originali accattivanti e memorabili ed un livello interpretativo e canoro (che migliora di puntata in puntata) veramente niente male per attori in erba come Joshua Bassett e Olivia Rodrigo.
Non si urla certamente al capolavoro, su questo non ci sono dubbi, anzi, soprattutto dal punto di vista della caratterizzazione, i 10 episodi che compongono la stagione non riescono ad esplorare a dovere ogni singolo personaggio del drama-club (difatti, ci si concentra praticamente su quelli principali). Ciò nonostante, HSM: The Musical - La serie si presenta come un prodotto fresco, godibile, intrattenente e, perché no, emozionante in alcuni punti. In definitiva, uno show creato su misura dei fan - sono presenti alcuni cameo e numerosi riferimenti che faranno piacere agli amanti dei film -, ma che si presta anche ad un pubblico di neofiti. Ovviamente, se si odiano i musical o i teen drama come quello di Ortega è praticamente scontato che la visione risulterà abbastanza ostica, ma forse proprio questa ingenuità ed intrattenimento senza pretese sono i motivi principali per cui bisognerebbe dare una possibilità alla serie.