Il Marvel Cinematic Universe (o, abbreviato, MCU) è ad oggi uno dei progetti cinematografici più ambiziosi e colossali della storia del cinema. Produrre numerose pellicole che, però, condividessero tra di loro tratti comuni, si intrecciassero ed appartenessero allo stesso universo narrativo, così come accade nei fumetti: chi l’avrebbe mai detto? Eppure, Kevin Feige – insieme a diverse personalità di spicco dei Marvel Studios e grazie alla visione ed estro registici di cineasti, che nessuno si sarebbe mai aspettato dirigessero un cinecomics – è riuscito nell’ardua impresa, dando vita al franchise più redditizio nella storia del cinema. Pur non avendo, all’epoca (2006), i diritti di numerose ed importantissime testate, questi è riuscito a creare ugualmente un qualcosa di memorabile e fascinoso e a rendere personaggi, considerati quasi degli outsider dal mondo fumettistico main-stream come – credeci o meno – lo stesso Iron Man, delle vere e proprie icone pop. Tanti altri, come la DC, ci hanno provato, ma ad oggi quando si pensa ad universo narrativo o semplicemente al cinema d’intrattenimento, la mente balza subito ad Iron Man, Capitan America e i loro fantastici amici.
Alan Taylor dirige il film peggiore del MCU ad oggi. Dalla sua, il cineasta aveva interpreti come Natalie Portman, Tom Hiddleston, un Chris Hemsworth calzato a pennello nel personaggio, Anthony Hopkins, ma, soprattutto, Christopher Eccleston nel ruolo del villain, Malekith. Ciononostante, la pellicola è un disastro continuo. Una CGI artificiosa e abbastanza brutta ed un incipit che vorrebbe essere epico e catastrofico, ma che si perde nello svolgimento. Il villain, così come quasi tutto il resto dei personaggi, è caratterizzato in modo così debole che la minaccia del film quasi non sembra reale. Pure registicamente, la pellicola risulta insipida ed insulsa. Insomma, un film che acquista importanza solo per la presenza della Gemma della Realtà che ritroveremo in Avengers: Endgame. Per il resto, un lungometraggio estremamente dimenticabile e deludente sotto tutti i punti di vista.
Film di: Alan Taylor
Con: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Anthony Hopkins, Tom Hiddleston, Christopher Eccleston
Durata: 1h52
Funestato da numerosi conflitti produttivi, legati soprattutto alla figura di Edward Norton (che chiedeva pieni poteri produttivi e decisionali), L’Incredibile Hulk è la pellicola che meno si è conservata nella memoria dei fan e degli spettatori del Marvel Cinematic Universe. Quando un neofita si avvicina alla maratona o prima visione dell’universo supereroistico chiede sempre: “Ma questo lo devo vedere?”. La mia risposta è tra l’indifferenza e il “se vuoi”. L’unico elemento d’importanza del lungometraggio di Louis Leterrier sono gli ultimi due minuti, in cui vediamo comparire su schermo Tony Stark, il quale chiede a Bruce Banner AKA Hulk di unirsi agli Avengers. Per il resto, la pellicola è così dimenticabile che, a dimenticarsi proprio dell’Hulk di Norton, sono stati, in primis, i Marvel Studios che, da The Avengers di Joss Whedon hanno rimpiazzato l’attore con Mark Ruffalo.
Film di: Louis Leterrier
Con: Edward Norton, Liv Tyler, Tim Roth, William Hurt
Durata: 2h15
Grande attesa all’epoca per il primo film sul supereroe originario della mitologia norrena, con tutto il pantheon di divinità benigne e maligne al seguito. Il fatto che fosse diretto da Kenneth Branagh (attore e regista conosciuto soprattutto per il teatro e la sua passione per Shakespeare), inoltre, non faceva che aumentare le aspettative a riguardo. Il risultato finale? Meh, un po’ noioso. Sicuramente la regia di Branagh ha aggiunto quel quid in più, ma niente di che. Una Natalie Portman abbastanza scocciata, un Chris Hemsworth tutto sommato bravo, un Anthony Hopkins abbastanza risicato nel ruolo del grande e maestoso Odino ed un Tom Hiddleston ispiratissimo (sicuramente la nota di merito maggiore della pellicola) completano una pellicola nella media. Il racconto in sé è pure carino, ma non si urla certo al capolavoro e, rivisto oggi, le sue quasi due ore di durata si fanno sentire tutte.
Film di: Kenneth Branagh
Con: Chris Hemsworth, Natalie Portman, Tom Hiddleston, Anthony Hopkins, Idris Elba
Durata: 1h55
Lo so, c’è chi lo ritiene un ottimo buddy movie che cita a piene mani lo stile e la comicità anni ’90. D’altra parte, il regista è niente meno che Shane Black (che, nel 2016, dirigerà quel piccolo gioiellino di The Nice Guys). La pellicola, tuttavia, è un concentrato di cringe e trash da far spavento, con una trattazione del trauma di Tony – in seguito agli eventi del primo Avengers – che fa veramente ridere. Una scrittura annoiata e poco ispirata, che vorrebbe stupire con un twist poco efficace ed estremamente tirato per i capelli, ed una caratterizzazione inesistente dei personaggi, soprattutto per quanto riguarda il buddy di Tony nel film (quello schifoso bambino inventore, che ripara l’armatura di Iron Man con delle graffette e dello scotch praticamente) ed il villain, interpretato da Guy Pearce (un protagonista di Beautiful dalle mire anonime). Un disastro totale, godibile soltanto perché dotato di un comparto visivo e sonoro di tutto rispetto.
Film di: Shane Black
Con: Robert Downey Jr., Guy Pearce, Gwyneth Paltrow, Ben Kingsley, Don Cheadle
Durata: 2h11
Primo cinefumetto che vede come protagonista un eroe asiatico, Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli di Destin Daniel Cretton (Il diritto di opporsi) continua il discorso di riscoperta delle origini e riunione con i propri familiari da parte di un supereroe già formato, inaugurato con Black Widow. Purtroppo, tolto un primo segmento che culmina con una delle sequenze action meglio dirette del Marvel Cinematic Universe, man mano che si avvicina all'epilogo, la pellicola di Cretton inizia ad accantonare la trattazione di tematiche potenzialmente interessanti, e a deprezzare un racconto che punta al fantasy, al dramma familiare e alla scoperta di un mondo del tutto nuovo, dove però nessuna componente spicca per particolare originalità o travolgente fascino.
Film di: Destin Daniel Cretton
Con: Awkwafina, Simu Liu, Tony Chiu-Wai Leung, Fala Chen, Ronny Chieng
Durata: 2h12
Iron Man 2, terzo film in ordine di uscita del Marvel Cinematic Universe, si posiziona subito dopo il suo sequel. Una “tamarrata” di grandezze apocalittiche, divenuta con gli anni un mio personale guilty pleasure, a causa della colonna sonora hard rock composta quasi unicamente dai pezzi più famosi degli AC/DC. Il film, tutto sommato, è un action che intrattiene abbastanza con qualche elemento dimenticabile e poco ispirato, come il villain interpretato da Mickey Rourke e qualche sequenza non proprio riuscitissima. La pellicola, tuttavia, introduce nel Marvel Cinematic Universe i personaggi di War Machine (non James Rhodes) e di Vedova Nera. Nel film vi è infine un Sam Rockwell credibile, anche se un po’ ridicolo, nei panni del cattivo principale. Diciamo che, da quel 2010, ne ha fatta di strada, arrivando a vincere anche un premio Oscar con McDonagh.
Film di: Jon Favreau
Con: Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Scarlett Johansson, Mickey Rourk
Durata: 2h24
Uno dei punti più bassi della saga degli Avengers, Age of Ultron è sicuramente una delle pellicole meno riuscite del Marvel Cinematic Universe. Questa mediocrità è dovuta in larga parte ai contrasti tra i Marvel Studios e Joss Whedon, regista dei primi due capitoli dei Vendicatori. Il film porta sullo schermo una delle saghe fumettistiche migliori della Casa delle Idee, ma lo fa in scala estremamente ridotta, forse troppo, tagliando molta dell’epicità della storia a fumetti, aggiungendo sottotrame e battute veramente fuori luogo e rendendo il villain, Ultron – creazione di Tony Stark e Bruce Banner -, fondamentalmente un bambino piagnucolante a cui hanno tolto i giocattoli e che, per questo motivo, vuole dominare il mondo. Il lungometraggio presenta, ciononostante, alcuni momenti di grande azione ed intrattenimento, come lo scontro finale a Sokovia. Age of Ultron risulta comunque importante ai fini della macro-trama dell’universo cinematografico, poiché introduce i personaggi di Scarlet (e suo fratello che però non continuerà la sua cavalcata), di Visione (e della Gemma della Mente) e di Ulysses Klaue (che tornerà in Black Panther). Da ricordare anche l’epica scena dopo i titoli di coda, in cui Thanos recupera il Guanto dell’Infinito ed il collegamento con diretto con Captain America: Civil War.
Film di: Joss Whedon
Con: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson, Jeremy Renner
Durata: 2h22
Primo dei due palliativi contro l’attesa e l’ansia nei confronti della seconda parte della guerra contro Thanos – interrottasi in modo tragico e scioccante – che avremmo visto l’anno seguente in Avengers: Endgame. A differenza di Capitan Marvel, tuttavia, Ant-Man & the Wasp aggiunge veramente poco alla macrotrama in sé e agli eventi della Guerra dell’Infinito, non sia per la sorprendente ma telefonatissima scena post-credit. Un film abbastanza riempitivo e sommariamente inutile, uscito a luglio proprio per coprire il buco estivo e per continuare a far parte di Thanos & co. Tutto sommato, la pellicola di Peyton si rivela essere una commedia godibile, sicuramente inferiore al suo predecessore con interpreti del calibro di Michael Douglas, Michelle Pfeiffer e Laurence Fishburne. La villain, Ghost, seppur inizialmente circondata da un alone di mistero ed invincibilità, una volta spiegate le sue ragioni, non fa che cadere nel banale e nel dimenticabile. Il film segue a ruota.
Film di: Peyton Reed
Con: Paul Rudd, Evangeline Lilly, Michael Douglas, Michelle Pfeiffer, Michael Pena, Laurence Fishburne
Durata: 2h5
Primo film d’origini al femminile del Marvel Cinematic Universe (record che, a livello storico, appartiene però al DC Extended Universe con Wonder Woman), Captain Marvel introduce uno degli eroi più forti in circolazione nell’universo narrativo della Casa delle Idee, oltre ad essere una sorta di prequel della saga degli Avengers insieme al primo Captain America (poiché ambientato negli anni ’90). Nonostante ad interpretare la bionda Carol Danvers ci sia un’interprete del calibro di Brie Larson, il personaggio risulta forse troppo spigoloso, acido e presuntuoso (caratteristica anche della controparte fumettistica, ma qui si è veramente esagerato). Malgrado ciò, il film è elevato dai suoi interpreti comprimari tra cui ricordiamo un Samuel L. Jackson incredibile ed esilarante nei panni di un giovane ed inesperto Nick Fury, un Ben Mendelsohn, in uno dei suoi ruoli migliori, come capo degli Skrull ed un Jude Law passabile, ma tutt’altro che memorabile, nel ruolo di uno dei compagni Kree di Danvers. La pellicola oscilla tra costruzioni narrative molto buone come il suo plot twist principale e vere e proprie cavolate, anche abbastanza artificiose ed improbabili, come il motivo della menomazione e diffidenza di Nick Fury. Tuttavia, Captain Marvel si chiude con due scene veramente potenti (una riguardante la creazione del progetto Avengers e l’altra connessa con il film successivo, in ordine di uscita, ossia il tanto atteso Endgame).
Film di: Anna Boden e Ryan Fleck
Con: Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Jude Law
Durata: 2h5
Primo cinecomic ad essere stato nominato all’Oscar come miglior film, Black Panther è, ad oggi, uno dei film più apprezzati da critica e pubblico del Marvel Cinematic Universe – successo dovuto soprattutto alla tematica socio-politica alle spalle del film. Lasciando stare il fenomeno, Black Panther è indubbiamente uno dei film più slegati dal resto del MCU proprio perché introduce una nuova dimensione ed un nuovo campo da gioco all’universo narrativo della Casa delle Idee, ossia il Wakanda. Costruito come un origin story a metà tra Shakespeare ed Il Re Leone, Black Panther è un film tutto sommato godibile e memorabile non per il protagonista in sé (anzi, abbastanza mono-espressivo e distaccato), ma, paradossalmente, per il cattivo, interpretato da un Michael B. Jordan semplicemente superiore. Nella pellicola, sono presenti anche interpreti del calibro di Andy Serkis e Martin Freeman (cui personaggio è la vera e propria sorpresa del racconto). Un’odissea tra Africa ed Asia frenetica e ritmata (merito della pluripremiata colonna sonora di Kendrick Lamar), ma contemporaneamente neanche troppo originale.
Film di: Ryan Coogler
Con: Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Martin Freeman
Durata: 2h15
Taika Waititi, ti adoro. Lo sai. Ho letteralmente adorato il tuo ultimo Jojo Rabbit. Però, quando ti approcci ad un personaggio iconico come Thor e, per lo più, ad una saga vitale per la mitologia norrena come il Ragnarok, non mi puoi riprendere i Guardiani della Galassia di James Gunn. Capisco che l’esperimento di JG sia veramente riuscito e che abbia portato nuova linfa vitale ai Guardiani, ma Thor non ha bisogno di tutto questo. Intendiamoci, preferisco 100 volte di più un film come questo che The Dark World, ma non puoi costruirmi una commedia tutta luci e flash – di conseguenza senza neanche un’ombra ed una minaccia vera e propria (nonostante la bravura attoriale della Blanchett) -, basandoti sulla letterale Apocalisse norrena. Si vede benissimo che Waititi si è divertito nel dirigerlo, però il risultato è solo uno: fuori luogo. Alla seconda volta che menzioni il pene di Hulk anche basta, grazie mille. Detto ciò, il film è comunque costruito in modo autoriale e da un cineasta che ha fantasia da vendere. Questo si ripercuote inevitabilmente sulle interpretazioni, tutte ispiratissime ed irresistibili. Un nì grande come una casa, vitale però alla comprensione della macro-trama sia per l’evoluzione del personaggio di Thor (che penso funzioni sempre meglio in gruppo che da solo) che per la scena mid-credits. Tuttavia, vi avverto, non rimanete fino alla fine, spegnete prima!
Film di: Taika Waititi
Con: Chris Hemsworth, Tom HIddleston, Mark Ruffalo, Cate Blanchett, Tessa Thompson
Durata: 2h10
Iron Man si posiziona un gradino sopra a Thor: Ragnarok soltanto per l’importanza che ricopre a livello storico, ovvero quella di aver dato inizio al sogno miliardario della Casa delle Idee. Capostipite della fortuna di Kevin Feige, il film diciamo che non è invecchiato troppo bene, ma, ad oggi, si conferma essere, ad ogni rewatch, un action tra i migliori della sua epoca. Un Robert Downey Jr. rivitalizzato incarna il playboy milionario filantropo, creando, semplicemente con la sua interpretazione, una vera e propria icona pop moderna. Il film, seppur abbastanza tradizionale nella struttura e progressione del racconto, regala numerose sequenze memorabili come quella della fuga di Tony dalla prigonia e quella di “Io sono Iron Man”. Storica è anche la vera scena finale con Samuel L. Jackson che, in qualità di Nick Fury, propone a Tony la creazione di un team di supereroi, gli Avengers. Ad arricchire il film, una Gwyneth Paltrow in una delle uniche parti della sua filmografia che non trovo irritanti ed un Jeff Bridges semplicemente perfetto.
Film di: Jon Favreau
Con: Robert Downey Jr., Gwyneth Paltrow, Jeff Bridges, Terrence Howard
Durata: 2h6
Il regista del primo ed originale Jumanji, Joe Johnston, dirige fondamentalmente un ottimo film di guerra che funge da capitolo di origini per uno dei supereroi fumettistici più amati e riveriti del pianeta (soprattutto, ovviamente, in madre patria). Ancora oggi, l’effetto di “dimagrimento” applicato sul corpo di Chris Evans fa veramente spavento da quanto è credibile – sicuramente meglio di alcuni effetti in CGI di Civil War o, addirittura, Avengers 3 e 4. La pellicola intrattiene senza elevarsi a capolavoro né del genere war movie nè di quello cinefumettistico. Il primo vendicatore si muove sui campi della Seconda Guerra Mondiale contro le mire di Teschio Rosso AKA Johann Schmidt, scienziato e gerarca del Reich nazista alla ricerca del segreto degli Asgardiani sulla Terra, il Tesseract (che tornerà nei successivi film degli Avengers). In definitiva, un’opera godibile, impreziosita da interpretazioni molto buone ed una ricostruzione fedele degli anni ’30-’40 del Novecento. Storica la scena post-credit con Cap che si risveglia nel nostro tempo.
Film di: Joe Johnston
Con: Chris Evans, Tommy Lee Jones, Hugo Weaving, Hayley Atwell
Durata: 2h4
Aiutato da un costume capace di farlo rimpicciolire ed acquistare forza fisica allo stesso tempo, Ant Man viene addestrato dal dottor Hank Pym a controllare un intero esercito di formiche e combattere contro Darren Cross, allo scopo di evitare che quest'ultimo si impadronisca degli stessi mezzi e li utilizzi per portare a termine i propri piani malefici. Un film che si basa quasi esclusivamente sulla sinergia tra gli interpreti e su una creatività nell'azione che sopperiscono ad un intreccio non proprio memorabile. Una storia d'origini abbastanza nella media.
Film di: Peyton Reed
Con: Paul Rudd, Michael Douglas, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale
Durata: 1h57
A due anni esatti dall'uscita nelle sale di Spider-Man: Far From Home, i Marvel Studios tornano ad illuminare gli schermi dei cinema di tutto il mondo con un midquel (poiché collocato tra gli eventi della Guerra Civile ed Infinity War) volto a conferire finalmente un background composito e chiaro ad uno dei personaggi fondativi del proprio universo. Cate Shortland confeziona uno spy-action movie alla The Winter Soldier, registicamente di poco inferiore alla media, che trasla e mette in scena, in modo corretto e funzionale, una sceneggiatura che fa dei rapporti e delle dinamiche interne tra i personaggi il proprio cavallo di battaglia e il palliativo, insieme alle ottime interpretazioni, di alcuni suoi evidenti difetti (tra cui una frettolosità nell'allestimento dell'intreccio ed un ritmo discontinuo). Un popcorn movie soddisfacente a livello affabulatorio, ma fin troppo ordinario e prolisso per lasciare veramente il segno.
Film di: Cate Shortland
Con: Scarlett Johansson, Florence Pugh, Rachel Weisz, William Hurt, David Harbour
Durata: 2h14
Vero e proprio successo estivo quello di Spider-Man: Homecoming, primo vero e proprio film d’origini del supereroe ragnesco nel Marvel Cinematic Universe – precedentemente introdotto in Captain America: Civil War. Tom Holland, grande amante e profondo conoscitore del personaggio, regala l’interpretazione filmica, a mio parere, migliore del personaggio – oltre ad essere quella che si avvicina di più alla controparte fumettistica. Il film di Jon Watts, costruito come un tradizionalissimo teen-drama all’americana, nonostante molti clichè e stereotipi già visti e rivisti, regala una visione fresca, amichevole ed accessibile di un Peter ancora in erba e profondamente legato a Tony Stark (che qui fa le veci del consono Zio Ben, divenendo praticamente il traino della pellicola, forse troppo. Una causa di ciò è sicuramente riconducibile alla popolarità e carisma indubbi, propri del personaggio). Note di merito del lungometraggio: un Michael Keaton estremamente in parte e a dir poco fantastico nei panni dell’Avvoltoio ed un twist inaspettato e costruito a regola d’arte.
Film di: Jon Watts
Con: Tom Holland, Zendaya, Robert Downey Jr., Michael Keaton, Marisa Tomei
Durata: 2h13
Primo film post Guerra dell’Infinito ed ultimo film della leggendaria e stellare Fase 3 e, ad oggi, delle uscite targate Marvel Cinematic Universe; Far From Home migliora la formula di Homecoming, costruendo le basi di un futuro florido per il personaggio di Tom Holland (sempre che Sony non abbia da ridire, visto che, tempo fa, annunciò, smentendo solo in seguito, che, con questo film, si chiudeva la corsa di Spider-Man nel MCU). Cambi repentini e fluidi di ambientazione, un villain magnifico e subdolo interpretato da un ottimo Jake Gyllehnhaal ed un finale veramente col botto fanno di questo Far From Home uno dei migliori film di Spider-Man, inferiore ai primi due di Raimi, ma sicuramente superiore al terzo e a quello di Garfield. Un Tom Holland sempre in parte, un cast di comprimari efficacissimi – tra cui contiamo anche i grandi Nick Fury e Happy Hogan -, un ritmo sostenuto, scene d’azione adrenaliniche, una trattazione tutta supereroistica del tema della perdita e dell’eredità e sequenze iconiche (come quella della visione di Tony Stark) per un cinecomic veramente strepitoso.
Film di: Jon Watts
Con: Tom Holland, Samuel L. Jackson, Zendaya, Jon Favreau, Jake Gyllenhaal
Durata: 2h9
Malgrado qualche inevitabile difetto, Hawkeye, la nuova serie originale Marvel Studios, perora in maniera eccellente la missione di approfondimento che accomuna tutte le serie live action finora rilasciate dalla major. Forte di una grande chimica tra gli interpreti, di sequenze action creative e divertite e di un'atmosfera natalizia che arriva a pervaderne pure la sceneggiatura, Hawkeye è un'avventura minore, ma ottimamente ritmata, che dimostra ancora una volta il fascino di un progetto a dir poco unico nel suo genere.
Serie creata da: Rhys Thomas; Bert & Bertie
Con: Jeremy Renner, Alaqua Cox, Brian d'Arcy James, Tony Dalton, Vera Farmiga
Durata: 300min
Dopo mesi di rumor, false notizie ed una situazione di isteria collettiva, fa la sua comparsa nelle sale Spider-Man: No Way Home, la 27ª iterazione dell'iconico Marvel Cinematic Universe. Il risultato finale è un'impresa evidentemente nostalgica che, da un lato, abbraccia le strutture narratologiche del videogioco, dall’altro accompagna ai soliti toni della commedia romantica a tinte teen, con qualche fugace (e mal diretto) sprazzo action, una vena drammatica a dir poco insolita e rischiosa. Tuttavia, se Tom Holland riesce a venire incontro a queste esigenze, talora anche in modo molto soddisfacente, dalla parte della lama si trova invece il regista, Jon Watts, nella cui completa mancanza di gusto estetico per l’immagine e di comprensione dell’iconologia ed iconografia cinematografiche risiede la principale ragione di un’imperdonabile inesistenza di grande pathos. Egli infatti riduce il tutto ad una royal rumble sciocchissima, ai limiti del cartoon, del cui cuore non si può affatto dubitare, ma che, di veramente suo, ha proprio poco.
Film di: Jon Watts
Con: Tom Holland, Zendaya, Benedict Cumberbatch, Marisa Tomei, Jamie Foxx
Durata: 2h28
A distanza di sette settimane esatte dall'epilogo di WandaVision, giunge alla sua conclusione anche The Falcon and the Winter Soldier - nuova serie originale Marvel Studios e secondo addendo della neonata Fase 4. Presentata e pubblicizzata come un intenso thriller action spionistico (con venature da buddy movie), la serie creata da Malcolm Spellman si mostra invece come un'opera (indubbiamente difettosa) più di personaggi, dialoghi, relazioni e contesto - in cui l'azione e lo spettacolo sono sì presenti, ma non fondamentali. L'intenzione è infatti quella di creare un mix di stimoli, influenze, elementi ex novo e non, che concentra tutte le sue forze e speranze di riuscita sulla costruzione di sottotesti ed argomentazioni, sulla disamina di un mondo nuovamente diviso e sul tratteggiamento caratteriale dei personaggi e dei loro drammi individuali. Un ritorno all'ovile, ma non come ci si aspetterebbe.
Serie creata da: Kari Skogland
Con: Daniel Brühl, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Emily VanCamp, Desmond Chiam
Durata: 300min
Terzo prodotto televisivo originale Marvel Studios e prima effettiva serie canonica del Marvel Cinematic Universe, Loki è uno show ambizioso, consapevole e, come i suoi predecessori, finalizzato a (ri)costruire una figura complessa ed interessantissima - Loki, per l'appunto - mai mostrata nel suo pieno potenziale all'interno delle pellicole. Ma anche uno dei prodotti Marvel in cui la parola e il suo scambio sono più significativi e dove (sovente) meglio sono adoperati per sviluppare e determinare il senso ultimo. Importanza, quest'ultima, che, laddove, per caratterizzazione o trattazione, costituisce una vera e propria manna dal cielo, al contrario, penalizza pesantemente la qualità (e l'utilità) del singolo episodio rispetto all'insieme e la componente fantascientifica, più che indispensabile per un serial supereroistico. Il tutto viene però risollevato in angolo da un casting azzeccatissimo, dalla potenza intrattenente del racconto e soprattutto dalla capacità dello show di farci riscoprire quelle atmosfere, quelle intuizioni e quegli apici di emotività che hanno fatto del Marvel Cinematic Universe il progetto storico che è tuttora.
Serie creata da: Kate Herron
Con: Tom Hiddleston, Sophia Di Martino, Richard E. Grant, Gugu Mbatha-Raw, Owen Wilson
Durata: 312min
Film d’origini sullo Stregone Supremo del Marvel Cinematic Universe, Doctor Strange è, senza dubbio, una pellicola dalle illimitate potenzialità visive e visionarie, con sequenze indimenticabili come quella del Viaggio tra le dimensioni e l’incontro con Dormammu (divenuta ormai cult per quanto riguarda il genere). Un Benedict Cumberbatch ispiratissimo e lanciatissimo veste i panni del narcisista prima, sofferente poi, Stephen Strange nel suo primo contatto con il mondo della magia e della stregoneria. Dimenticatevi Harry Potter, qui si fa veramente sul serio, con interpreti del calibro di Tilda Swinton, enigmatica e sublime nel ruolo dell’Antico, e Mads Mikkelsen, la cui interpretazione è così riuscita e suggestiva da migliorare un villain altrimenti fiacco e banalissimo. Scott Derrickson spreme tutte le proprie abilità registiche (con riferimenti a pellicole come Inception), dando vita ad un origin story tra le migliori dell’universo Marvel e del mondo tutto dei cinecomic. Con questo film, Strange è divenuto, di diritto, il mio eroe preferito dei Marvel Studios.
Film di: Scott Derrickson
Con: Benedict Cumberbatch, Tilda Swinton, Mads Mikkelsen, Rachel McAdams, Chiwetel Ejiofor
Durata: 1h55
A quasi dieci anni di distanza dal visionario Il grande e potente Oz, Sam Raimi torna dietro la macchina da presa in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ventottesimo inserto dell'erculeo Marvel Cinematic Universe, sequel del film del 2016 di Scott Derrickson (rimasto in veste di produttore esecutivo). Una convivenza comprensiva, fatta di concessioni e compromessi reciproci, tra due spinte teoricamente antitetiche, tra le necessità macro-narrative del disegno Marvel, perorate da una sceneggiatura verbosa, scriteriata e fin troppo limitata del Michael Waldron di Loki, e l’espressività di una grande mente creativa, ritrovabile invece nei marchi di fabbrica, firme compositive, contrassegni artigianali, punteggiature, sfizi e rimandi ai più grandi successi del cineasta, è il paradigma alla base di una pellicola che è, in fondo, la costruzione crescente e costante di uno showdown finale, in cui lo stile e l'estetica di Raimi esondano in un tripudio autoalimentato di idee registiche creative e grandi soluzioni visive; in una vera e propria incursione dei feticci del suo cinema.
Film di: Sam Raimi
Con: Benedict Cumberbatch, Elizabeth Olsen, Chiwetel Ejiofor, Benedict Wong, Xochitl Gomez
Durata: 2h6
Caratterizzato da un senso di grandezza e da una quantità assurda di presenze attoriali, Captain America: Civil War dei fratelli Russo (futuri registi degli ultimi due capitoli degli Avengers) è la produzione che più si avvicina alla spettacolarità ed intrattenimento di Infinity War ed Endgame, oltre ad essere la prima della lunghissima Fase 3. Capiamoci, il film prende dall’omonima e leggendaria saga fumettistica soltanto il titolo e l’incipit, per il resto Captain America: Civil War sta a Civil War come una rissa di quartiere sta alla Seconda Guerra Mondiale. Non vi è nessun cambiamento o rivelazione troppo drastica, anzi molti colpi di scena sono abbastanza telefonati, ma la pellicola trasuda intrattenimento, epicità e Russo Bro. da tutti i pori. Discostandosi dalla linea impostata con Winter Soldier, Anthony e Joe danno vita ad un cinecomic godibile, che riesce dove Batman V Superman fallì qualche mese prima, costruendo una guerra civile tra supereroi senza esclusione di colpi. Nel film, vediamo, a sorpresa, anche la prima apparizione del Tom Holland come Spider-Man ed un fantastico Daniel Bruhl come Zemo. Qualche leggero scivolone dal punto di vista degli effetti visivi e die grandi assenti: Thor e Hulk, perché impegnati con altre rogne – come visibile in Thor: Ragnarok.
Film di: Anthony e Joe Russo
Con: Robert Downey Jr., Chris Evans, Scarlett Johansson, Tom Holland, Sebastian Stan
Durata: 2h28
Con Wandavision, i Marvel Studios - pionieri di un universo cinematografico dalla struttura e racconto serial-televisivi - si espandono e riscoprono il linguaggio seriale in senso stretto; vero e proprio. Un linguaggio che non ci pensano due volte prima di scardinare e stravolgere parzialmente. Una messa in scena dinamica, multiforme ed emozionalmente inquietante, una riscoperta delle origini e della psicologia di due Vendicatori da sempre relegati in secondo piano ed un discorso metatelevisivo (intra- ed extra-diegetico) stimolante sono tra i maggiori pregi di una miniserie che, purtroppo, sul finale "torna all'ovile" e ad una visione più fedele alle proprie origini - che risponde a precisi obiettivi trans-mediali. WandaVision è la riprova che Marvel Cinematic Universe non è (e non deve essere per forza) sinonimo di intrattenimento chiassoso e fine a sé stesso, ma, anche e soprattutto, di coraggio e (semi)innovazione.
Serie creata da: Jac Schaeffer
Con: Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Debra Jo Rupp, Fred Melamed, Kathryn Hahn, Teyonah Parris, Randall Park, Kat Dennings, Evan Peters
Durata: 350min
Semplicemente uno dei cross-over più ambiziosi e puntuali della storia del cinema, un autentico sogno per ogni amante del fumetto supereroistico; The Avengers è la prima pietra miliare della costruzione narrativa e filmica del Marvel Cinematic Universe; il risultato dell’intrecciarsi di numerose storyline in un unico racconto ed arco narrativo. Torna Loki dal primo Thor come villain principale, insieme ai suoi Chitauri, e tornano tutti gli eroi principali della Fase 1, di cui questo film è la conclusione. La chiusura di un capitolo, ma anche l’inizio di uno nuovo, con la scena post-credit che, già nel 2012, anticipava l’arrivo di Thanos e della futura Guerra dell’Infinito. Il film di Whedon, a differenza del suo successore, intrattiene, diverte ed emoziona ancora oggi, presentando, dalla sua, una delle battaglie finali più memorabili della storia del cinema action e dei cinecomic. The Avengers è e continuerà ad essere un film iconico che ha caratterizzato un’epoca ed un filone che rimarranno per sempre nella storia.
Film di: Joss Whedon
Con: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Samuel L. Jackson
Durata: 2h22
James Gunn dirige uno dei migliori cinecomic migliori di sempre, portando sullo schermo una squadra di ex-outsiders del mondo dei comics: i Guardiani della Galassia. Il film, prendendo spunto dalla mitologia di una delle testate che, allora, era tra le meno vendute della Marvel – considerata quasi di nicchia -, dona nuova linfa vitale al team e ai suoi personaggi. Prendete un’estetica costruita in modo certosino ed un recupero dell’epicità di racconti fantascientifici come quello di Star Wars e Star Trek; mischiate il tutto aggiungendo un po’ di pazzia e di comicità sfrenata e avrete Guardiani della Galassia. Interpreti e doppiatori ispiratissimi, un mondo, quello galattico, costruito coerentemente e divinamente ed una resa praticamente perfetta di caratterizzazioni e vicenda fanno dell’opera di James Gunn uno dei migliori film fantascientifici degli ultimi anni – a cui molti, tra cui Waititi per Ragnarok, si sono ispirati. I Marvel Studios dimostrano, ancora una volta, che, anche senza X-Men e Fantastici 4, hanno, dalla loro, personaggi potenzialmente iconici ed efficaci, se gestiti sapientemente. Unica pecca della pellicola? Un villain non proprio eccezionale.
Film di: James Gunn
Con: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Bradley Cooper, Vin Diesel, Josh Brolin
Durata: 2h5
Il primo capitolo della celeberrima ed anticipatissima Guerra dell’Infinito è la prima parte dell’evento cinematografico che più ha segnato l’immaginario collettivo odierno. Anthony e Joe Russo, registi degli ultimi due Captain America dirigono un kolossal nel pieno senso della parola. Tra i film più costosi, ma anche più redditizi, di tutti i tempi, Avengers: Infinity War è praticamente il prologo, il riscaldamento, di uno degli scontri più epici mai visti su uno schermo cinematografico. Entra finalmente in azione il Thanos di Josh Brolin e la posta in gioco non fa che crescere vertiginosamente con ogni minuto che passa. Ricongiungendo e sciogliendo numerose delle storyline istituite nel corso di tutte e tre le Fasi del MCU, Infinity War è un action in piena regola che, ciononostante – a differenza del suo seguito -, risente di una natura eccessivamente avviativa, risultando quindi fin troppo dipendente da Endgame. L’obiettivo, però, era proprio quello: invogliare gli spettatori ad attendere impazientemente una continuazione e conclusione. Questo senso non fa che affermarsi se solo pensiamo al gigantesco cliffhanger con cui si chiude il film: la sparizione di metà dell’universo, comprendente anche numerosi degli eroi principali del franchise.
Film di: Anthony e Joe Russo
Con: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Tom Holland, Josh Brolin
Durata: 2h40
Eternals di Chloé Zhao è un film grandioso. Grandioso è il frutto dell'insolito matrimonio tra una regista cinese naturalizzata statunitense, fresca di vittoria agli Oscar, ed uno dei più grandi studios hollywoodiani del suo tempo. Grandioso è il cast su cui può contare: coinvolto e coinvolgente, la colonna vertebrale del progetto. Grandiosi sono pure la cura maniacale e puntigliosa del dettaglio, la spiccata coerenza, la statura tecnica ed effettistica, l’afflato epico, il potere affabulatorio, la scrittura esemplare, la magistrale colonna sonora di Ramin Djawadi, finanche le opere da cui prende (talora pure fin troppo palesemente) ispirazione, questa mega produzione. Eternals è un film marvelliano a tutto tondo - nonostante la generale diversità ed alienità che lascia trasparire -, la coerente continuazione dei motivi fondanti la visione e la filmografia di Chloé Zhao, ma anche e soprattutto un prodotto che parla a tutti e sa farlo in maniera delicata e profonda, scuotendo dalle fondamenta il filone supereroistico e proiettandolo verso un qualcosa che solo il tempo sa cosa ci riserverà.
Film di: Chloé Zhao
Con: Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry
Durata: 2h37
Fondamentalmente, uno dei migliori e più originali cinecomics di tutti i tempi (ancora di più del suo primo capitolo), Guardiani della Galassia vol. 2 è un film praticamente esente da difetti di sorta, che potenzia ed eleva la formula già ben collaudata dal predecessore. Si assiste ad un’evoluzione dei personaggi plausibile, reale e palpabile, esplorandone psicologia e background e dando così origine ad un’odissea galattica senza un singolo momento di relax e distensione. Il tutto è arricchito da, come sempre, magnifiche interpretazioni, una regia ispirata e visionaria ed una comicità che batte dieci a zero qualsiasi altro film del franchise. Protagonista indiscusso della pellicola un Kurt Russell divertito e statuario nel ruolo di Ego, il pianeta vivente, uno dei Celestiali della galassia. A completare il tutto, una colonna sonora anni 70-80 composta da tracce e nomi, che proprio grazie alla pellicola di Gunn raggiungono la notorietà universale ed un cameo di David Hasselhoff semplicemente straordinario.
Film di: James Gunn
Con: Chris Pratt, Zoe Saldana, Bradley Cooper, Dave Bautista, Sylvester Stallone, Kurt Russell
Durata: 2h18
Anthony e Joe Russo firmano il sequel del film di Joe Johnston sul Primo Vendicatore. Winter Soldier è la prova lampante di come i Marvel Studios possano sperimentare con i generi cinematografici, rimanendo però fedeli alla propria natura da cinecomic. Nello specifico, il film dei Russo Bro. è uno dei migliori spy movie del XXI secolo, oltre che una delle opere più mature ed autoriali dell’intero universo supereroistico Marvel. Quasi non sembra di essere di fronte al frutto di un fumetto, bensì ad un film di spie e complotti con Captain America protagonista. Rivelazioni scioccanti e fatte esplodere in faccia allo spettatore in maniera puntuale ed efficace portano ad uno dei ribaltamenti migliori di tutto il Marvel Cinematic Universe: la caduta dello SHIELD. Ad accompagnare il nostro Chris Evans nella sua terza prova come Cap, una Scarlett Johansson, come sempre, affascinante e credibile nel ruolo di Vedova Nera (il cui film stand-alone potrebbe essere una sorta di sequel spirituale, per temi ed atmosfere, proprio di questo Winter Soldier), un Samuel L. Jackson ispiratissimo come Nick Fury, un Sebastian Stan minaccioso ed efficace nel ruolo del redivivo Soldato d’Inverno ed un gigantesco Robert Redford in quello del villain principale. Un vero e proprio must sia per gli appassionati di pellicole di spionaggio, ma soprattutto di cinecomics.
Film di: Anthony e Joe Russo
Con: Chris Evans, Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Sebastian Stan, Robert Redford
Durata: 2h16
Ebbene sì. Secondo la mia modesta opinione, Avengers: Endgame è il miglior film del Marvel Cinematic Universe anche solo per quello che rappresenta parlando di storia del cinema (è anche la pellicola più redditizia di tutte). Il quarto film, targato Marvel Studios, dei fratelli Russo è ciò che nessuno, neanche gli stessi produttori, si sarebbe mai aspettato potesse accadere su uno schermo cinematografico: la costruzione di ecosistema equilibrato, sensato, ragionato, pianificato, che comprendesse e facesse interagire tra di loro personaggi che, in base alla mentalità dell’epoca (2008) sarebbero stati irrimediabilmente divisi per saghe e filoni singoli e rispettivamente slegati. Tutto questo; la sintesi di un viaggio lungo ormai 12 anni – ma che non ha ancora consumato del tutto la propria benzina e le proprie potenzialità – è simboleggiato, appunto, da questo Avengers: Endgame – il sogno proibito di ogni fan dei fumetti di supereroi Marvel, formato realtà. Il cross-over cinematografico più epico di tutti i tempi che, difficilmente, verrà superato o, almeno, raggiunto. Non un film perfetto, sia chiaro, ma una pellicola emozionante, stupefacente, intrattenente, toccante. Semplicemente mastodontica. Ancora oggi, una delle esperienze più belle ed irripetibili che abbia mai vissuto in una sala cinematografica è proprio riconducibile all’opera dei Russo (l’esultanza di tutto il pubblico presente in seguito alla frase “Avengers uniti!” pronunciata da Cap prima dell’epica battaglia finale).
Film di: Anthony e Joe Russo
Con: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Josh Brolin, Tom Holland, Brie Larson, Benedict Cumberbatch
Durata: 3h2