logo-scritta-biancalogo-scritta-biancalogo-scritta-biancalogo-scritta-bianca
  • Cinema
  • Serie TV
  • Extra
  • Chi siamo
  • Contatti
parallax background

FESTIVAL DI VENEZIA 2022

DON’T WORRY DARLING, BLACK MIRROR FOR DUMMIES

SCHEDA

TITOLO ORIGINALE: Don't Worry Darling
REGIA: Olivia Wilde
SCENEGGIATURA: Katie Silberman
GENERE: drammatico, horror, thriller
Presentato fuori concorso alla 79ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia

VOTO: 4

RECENSIONE:

Tre anni dopo il suo esordio registico con La rivincita delle sfigate, Olivia Wilde torna a dirigere e lo fa nel segno del thriller psicologico. Ambientato in una comunità fuoriuscita direttamente dagli anni ‘50, Don’t Worry Darling mette insieme Florence Pugh e Harry Styles per un racconto che sembra provare in ogni modo ad essere quanto più scontato e sciocco possibile. Uno che pare sottovalutare il proprio pubblico. Un film così blando, inconsapevole di ciò che lo circonda, anacronistico ed insieme convinto e serio rispetto a ciò che predica e che intende fare, da suscitare quasi tenerezza.


50s AGAIN

Negli ultimi venti, trent’anni, abbiamo visto moltissime storie ambientate o che hanno utilizzato e rivisitato, in chiave politica e polemica, l’America degli anni ‘50 e la sua estetica, spesso trasformandoli in realtà parallele con cui sceneggiatori e registi hanno potuto parlare di ciò che è, attraverso ciò che è stato. Una rappresentazione e riproposizione dunque lontana dai Grease, American Graffiti e Ritorno al futuro, dai valori e dalle promesse del Sogno Americano, e più focalizzata sulla messa in mostra dell’ipocrisia, di un perbenismo radicato, di un soffocante maschilismo, di un individualismo competitivo ed infantile e di una sopraffazione dilagante nei rapporti e negli scambi tra i sessi. Lo hanno fatto film come La donna perfetta di Frank Oz (che, a sua volta, è il remake de La fabbrica delle mogli di Bryan Forbes). Ma anche serie come La fantastica Mrs. Maisel e, seppur in maniera più superficiale, funzionale ed epidermica, la recente WandaVision.


SEI PRONTO A VIVERE LA VITA CHE MERITI?

Ebbene, oggi a questo elenco si unisce anche Don’t Worry Darling, seconda regia di Olivia Wilde, la quale, tre anni dopo l’esordio con l’esilarante commedia adolescenziale La rivincita delle sfigate, decide di esplorare un territorio sicuramente non immediato e decisamente più impervio e periglioso: quello del thriller/horror psicologico.

La pellicola racconta la storia di Alice e Jack, una coppia fresca fresca di matrimonio che vive in una comunità dispersa nel deserto chiamata Victory. Un posto apparentemente perfetto, all’insegna dell’ordine e dell’equilibrio, in cui tutto e tutti si muovono all’unisono verso un(o sconosciuto) obiettivo comune. Un “piccolo paradiso terrestre", guidato da un misterioso santone di nome Frank, nel quale le mogli devono essere discrete, obbedienti e molto pazienti, e stare a casa tutto il giorno salvo qualche ritrovo più mondano con le amiche per andare in piscina o a fare shopping) per pulire, stirare, cucinare e preparare l’accoglienza ai mariti di ritorno da una lunga giornata di lavoro. Tutto è impeccabile, pulito, perfetto, troppo perfetto, tant’è che qualcuno, forse la stessa Alice, inizierà a farsi tutta una di domande (domande che nessuno fa, o meglio, può fare) su che cosa sia, in realtà, Victory; su quale sia davvero il lavoro del suo e di tutti gli altri mariti, e, in particolare, perché abbia scelto di trasferirsi lì…


DON’T WORRY DARLING SOTTOVALUTA IL PROPRIO PUBBLICO

Già solo a leggere queste poche righe di sinossi (o anche solo a vedere il trailer), avrete facilmente intuito che tipo di film è Don’t Worry Darling. Uno di quelli in cui “nulla è come sembra”, e dove un personaggio, quasi sempre il protagonista, inizia ad avere qualche sospetto sulla natura del proprio mondo, sul quale inizia ad indagare, scoprendone lati oscuri e tremende verità. Ecco, accortosi dell’ordinarietà e prevedibilità del soggetto di una pellicola del genere, un regista qualsiasi - anche uno alle prime armi - farebbe di tutto per renderlo meno proverbiale e così prendere in contropiede un pubblico (specie nel caso di quello odierno) estremamente smaliziato. Tutti lo farebbero, tranne Olivia Wilde, che invece produce e dirige un racconto che sembra provare in ogni modo ad essere quanto più scontato e sciocco possibile. Uno che si accontenta dell’espediente e della soluzione meno impegnativa e difficile, per mandare avanti una vicenda oziosa, ridondante e, alla lunga, soporifera. Un racconto che - salvo un twist che arriva troppo tardi ed è messo in scena in modo piattissimo - procede indolente nello sviluppo di un intreccio che vorrebbe vivere di mistero, atmosfere, dettagli, indizi e (facili) allegorie, ma che si scontra con un’impalcatura filmica che vuole avere tutto subito, senza impegnarsi più di tanto, a basso costo, in maniera abbastanza puerile, annullando, di conseguenza, la goffissima virata action dell’ultima mezz’ora. Una forma di risparmio, quest’ultima, che è quasi un eufemismo per una produzione blockbuster multimilionaria che può permettersi tutto - anche uno dei più grandi volti dell’odierno panorama musicale -, ma che, tra le sue priorità, non sembra contare una buona scrittura, o quantomeno, una che non sottovaluti e sminuisca il proprio pubblico.

Questa mediocrità compositiva ed immaginifica, oltre che sul mero storytelling, si va ad abbattere inevitabilmente sul comparto discorsivo del progetto - il quale, oltre ad una copia, al limite del plagio, del succitato film di Frank Oz, si rivela essere il “fratello scemo” di Una donna promettente; uno dei più manichei, retorici, moralistici ed inutili visti negli ultimi tempi -, così come sulle interpretazioni di un cast pure interessante. Un collettivo, di cui citiamo, ovviamente, una Florence Pugh che Wilde incatena allo stereotipo di Midsommar, un Harry Styles ottimo solo(!) per le sezioni di racconto a Victory, un Chris Pine poco incisivo, la stessa, funzionale, Olivia Wilde ed una Gemma Chan abbastanza superflua.


CONCLUSIONI

Più simile ad un contenitore di belle (ma vuote) facce, di corpi che vorrebbero parlare, ma appaiono muti (specie durante le pudiche e tremende scene di sesso); ad un oggetto marketing perfettamente confezionato, Don’t Worry Darling è un film così blando, inconsapevole di ciò che lo circonda (politicamente e cinematograficamente), anacronistico ed insieme convinto e serio rispetto a ciò che predica e che intende fare, da suscitare quasi tenerezza. Un Black Mirror for Dummies, senza arte né parte. E dire che il retaggio comedy della Wilde non è nemmeno una scusate: pensate a Jordan Peele. Giusto, pure quello di Peele è uno dei mondi da cui l’attrice pesca alcune delle sue intuizioni thriller.

Quando registe e registi capiranno che operazioni di questo tipo non sono altro che autogol da milioni di dollari - tutt’al più servono soltanto a ridicolizzare e rendere pretenzioso uno dei temi cardine della contemporaneità -, forse non tanto il mondo, ma quantomeno il cinema sarà un posto migliore. Una lettura più presente di ciò che ci circonda.


Clicca qui per tutte le recensioni di Venezia 79


Sei d’accordo con la nostra recensione? Se sì, lascia un like e condividi l’articolo con chi vuoi.
In più, per non perdere nessun’altra pubblicazione, assicurati di seguirci sulle nostre pagine social e di iscriverti alla nostra newsletter.

Pubblicato da Nicolò Baraccani il 7 Settembre 2022
Categorie
  • Cinema
Tag
  • 2022
  • DRAMMATICO
  • HORROR
  • THRILLER
  • Venezia 79
Condividi
2

Articoli correlati

Profeti Recensione Cinemando
4 Febbraio 2023

Profeti non riconferma la forza di Sulla mia pelle


Leggi di più
2 Febbraio 2023

Il primo giorno della mia vita è l’ennesimo di un cinema italiano esangue


Leggi di più
The Plane Recensione Cinemando
31 Gennaio 2023

The Plane è un action nel segno dell’efficienza


Leggi di più

NEWSLETTER

CINEMANDO

Email: cinemandopost@gmail.com

SEGUICI

  • Facebook
  • Instagram
  • Telegram
© 2021 Cinemando - Recensioni Cinema e Serie TV. Tutti i diritti riservati. - Privacy - Cookie Policy
Utilizziamo i cookie sul nostro sito web per darti l'esperienza più pertinente, ricordando le tue preferenze e le visite ripetute. Cliccando su "Accetta", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie.
IMPOSTAZIONIRIFIUTAACCETTO
Rivedi il consenso

Panoramica sulla privacy

Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito. Di questi, i cookie classificati come necessari sono memorizzati sul suo browser in quanto sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. Questi cookie vengono memorizzati nel suo browser solo con il suo consenso. Avete anche la possibilità di rinunciare a questi cookie. Ma l'opt-out di alcuni di questi cookie può influenzare la tua esperienza di navigazione.
Funzionali
I cookie funzionali aiutano ad eseguire alcune funzionalità come la condivisione del contenuto del sito web su piattaforme di social media, la raccolta di feedback e altre caratteristiche di terze parti.
Prestazione
I cookie di performance sono utilizzati per capire e analizzare gli indici di performance chiave del sito web che aiuta a fornire una migliore esperienza utente per i visitatori.
Analisi
I cookie analitici sono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, la frequenza di rimbalzo, la fonte del traffico, ecc.
Pubblicità
I cookie pubblicitari sono utilizzati per fornire ai visitatori annunci pertinenti e campagne di marketing. Questi cookie tracciano i visitatori attraverso i siti web e raccolgono informazioni per fornire annunci personalizzati.
Altri
Gli altri cookie non categorizzati sono quelli che si stanno analizzando e non sono stati ancora classificati in una categoria.
Necessari
I cookie necessari sono assolutamente indispensabili per il corretto funzionamento del sito web. Questi cookie assicurano le funzionalità di base e le caratteristiche di sicurezza del sito web, in modo anonimo.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo